mercoledì 5 febbraio 2014

A proposito della legge 150 ... la libera interpretazione

Se una norma di legge non viene applicata non da un utente qualsiasi, ma da due alte istituzioni delle stato, come due ministeri, cosa possiamo fare?  Certamente denunciare pubblicamente e con forza la grave inadempienza, ma poco altro perché nel caso in questione non sono previste sanzioni.

Ma a quale legge ci riferiamo e a quale norma?  Alla legge 150 del 2000 che disciplina le attività di informazione e di comunicazione del settore pubblico. In questa legge, spesso e a ragione  criticata per le non poche ambiguità che presenta e che nascono dai troppi "... possono" e dai pochi "... devono" riferiti al soggetto "pubbliche amministrazioni", una distinzione appare comunque chiara.  Ed è la netta individuazione di tre precisi ruoli: il portavoce, l'ufficio stampa e l'ufficio relazioni con il pubblico (URP).

Ciascuno di questi tre ruoli ha, infatti, una sua funzione specifica. Il portavoce riporta l'opinione dell'organo di vertice, quindi ne supporta e promuove il pensiero, l'ufficio stampa rappresenta invece l'istituzione e copre un ruolo di informazione giornalistica, l'URP infine si rapporta con i cittadini singoli e associati per garantire i loro diritti e per favorire la partecipazione.


In sostanza gli articoli 6, 7, 8 e 9 della legge 150 definiscono una chiara separazione tra queste funzioni, separazione che, se vogliamo usare termini un po' bruschi, è quella che c'è tra propaganda, informazione e comunicazione.

Ovviamente sappiamo che questa distinzione in una struttura pubblica strettamente legata alla politica come quella di un ministero è difficile da  attuare. Ma se esiste una legge che individua la divisione dei ruoli, è doveroso tradurre in pratica la distinzione. Invece in due attuali ministeri del Governo Letta, quello del Lavoro e quello della Giustizia, rispettivamente guidati da Giovannini e dalla Cancellieri, in spregio ad un minimo di aderenza a ciò che il parlamento ha approvato,  il portavoce e il capo ufficio stampa sono la medesima persona, lasciando così intendere che propaganda e informazione coincidano. Il cittadino, smarrito e umiliato non sa cosa pensare. Probabilmente si ricorderà della scena del film Il marchese del Grillo  dove il potente signorotto dice ai suoi  :  “… io so io, ... e voi non siete un c...!