sabato 31 marzo 2018

La FNSI impugna il CCNL del comparto degli enti locali




La FNSI impugna il contratto degli enti locali 

La Federazione nazionale della Stampa italiana ha impugnato dinanzi al Tribunale di Roma l'ipotesi di accordo di contratto collettivo nazionale di lavoro del pubblico impiego, comparto enti locali, nella parte riguardante i profili professionali dei giornalisti. Tali profili sono stati definiti unilateralmente dall'Aran, senza consentire alla Fnsi di intervenire nella trattativa. Per questa ragione, nel ricorso viene chiesto l'annullamento della norma del contratto che disciplina i profili professionali dei giornalisti.

«La regolamentazione dei profili professionali dei giornalisti nel comparto degli enti locali – spiegano il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e la vicesegretaria Alessandra Costante, responsabile del dipartimento uffici stampa pubblici – non può prescindere da uno specifico tavolo di contrattazione. Agendo unilateralmente, l'Aran non ha rispettato né la legge 150 del 2000, che prevede espressamente l'intervento del sindacato dei giornalisti al tavolo contrattuale, né quanto stabilito dal Tribunale di Roma, che già con una sentenza del gennaio 2006 aveva riconosciuto la piena legittimità della Fnsi a partecipare alle trattative sindacali del pubblico impiego, per la parte riguardante i profili dei giornalisti. La definizione dei profili professionali è un passaggio essenziale e irrinunciabile, ma non può essere fatto sulla testa e in danno dei giornalisti. A nessuno sfugge l'importanza di regolamentare la materia, anche alla luce degli obblighi di pubblicità e trasparenza degli atti e di informazione nei confronti dei cittadini che gravano sulle pubbliche amministrazioni, ma non si può prescindere né dal confronto in sede sindacale, come purtroppo è avvenuto, né dal rispetto dei diritti acquisiti dai giornalisti nel corso degli anni, come si sta tentando di fare. 

La Fnsi è sempre pronta al dialogo. L'auspicio è che lo sia anche l'Aran».
(28 marzo 2018)



Il sindacato del Trentino Alto Adige: «Convinta adesione all'iniziativa della Fnsi»

La consulta sindacale ed il consiglio direttivo del sindacato regionale del Trentino Alto Adige, esprimono la convinta adesione all'impugnazione della FNSI per la violazione del principio di rappresentanza sindacale che l'ha estromessa dal tavolo negoziale del contratto della pubblica amministrazione ed enti collegati.
In un momento storico come quello attuale, caratterizzato dal proliferare di informazioni non verificate, diffuse da comunicatori spesso improvvisati, si riafferma la strategicità della figura professionale giornalistica, a maggior ragione nell’informazione pubblica, a garanzia di imparzialità, obiettività ed etica della comunicazione.
Mentre si esprime forte preoccupazione per la situazione della professione giornalista nel comparto, per la grande disomogeneità di posizioni sul territorio nazionale, per il momento delicato nei rapporti con gli enti pubblici ed in particolare con i dirigenti del personale, si impegna la FNSI a mettere in atto ogni possibile azione, anche di natura politica, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: introduzione di una clausola di salvaguardia per legge, fino ad esaurimento, per i contratti FIEG-FNSI in essere; qualificazione del nuovo contratto della P.A., attraverso l'introduzione degli istituti del CNLG, stabilendo come irrinunciabili: l'autonomia professionale, la flessibilità di orario, l'iscrizione a Casagit e al Fondo complementare e la necessità che il dirigente del servizio sia un giornalista; azione pubblica di informazione chiara e sensibilizzazione dell'intera categoria al fine di fare fronte unitario comune a salvaguardia dei diritti pregressi acquisiti ed a sostegno dell'introduzione degli istituti del CNLG nei nuovi contratti.